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    D&I IN FINANCE | PARTECIPAZIONE EVENTO ABI 2024

    Lo scorso 06 Marzo sono intervenuta con grande piacere alla Tavola Rotonda “Valorizzare le differenze: le diversità sono ricchezza” nell’evento D&I In Finance 2024, appuntamento dedicato alla diversità, inclusione e accessibilità nel settore Finance.

    L’importante evento, organizzato da ABI e Banca Forte e giunto alla sua seconda edizione, si è tenuto a Milano nella splendida cornice della Fondazione Cariplo.

    D&I in Finance è l’appuntamento promosso da ABI e organizzato da ABIEventi nato per consolidare gli interventi svolti dall’industria bancaria e da altre realtà imprenditoriali a favore della valorizzazione delle politiche di Diversità e Inclusione nella finanza.
    L’appuntamento […] offre a banche, assicurazioni, istituzioni e altre imprese momenti di approfondimento sulla correlazione tra la cultura della diversità e dell’accessibilità e le leve strategiche e di business.

    Sei le tavole rotonde dell’evento D&I in Finance nelle quali banche, assicurazioni, istituzioni, imprese non finanziarie ed enti del terzo settore hanno fatto il punto sulle iniziative e riflettuto sul cambiamento culturale in corso sui temi di inclusione e diversità. Un momento di confronto unico su esperienze e buone pratiche che dimostrano come un approccio inclusivo al business è oggi una leva strategica che trasforma la cultura aziendale e amplia le opportunità di mercato.

    Estratto dalla Homepage dell’evento: https://diversity.abieventi.it/

    Tanti i temi che hanno scandito le due giornate di lavori e di tavole rotonde:

    • Diversità e Inclusione: elementi essenziali per lo sviluppo;
    • Fare rete per il cambiamento;
    • Valorizzare le differenze: le diversità sono ricchezza;
    • Accessibilità e leadership inclusiva;
    • Le parole per dirlo: comunicare le diversità come valore;
    • Il rapporto con i territori per creare una rete inclusiva e valoriale.
    Chiara Sivieri_Speaker Evento ABI D&I_Milano_Counselor FIlosofico e Formazione aziende_Head of Training_Counseling Filosofico_Consulenza
    Il mio intervento durante la Tavola Rotonda

    Durante il mio intervento ho approfondito cosa vuol dire valorizzare le differenze, perché è importante farlo e come le aziende possono lavorare per rendere la diversità un motore di innovazione. Il tutto reso pregnante e pragmatico dalla grande esperienza di lavoro fatto in questi anni con le aziende della community Caring Company di Lifeed, nel mio ruolo di Responsabile Customer Advisory e Training.

    Mi sono soffermata sull’importanza di un approccio radicale che consenta di andare oltre il concetto di diversità, per vedere e valorizzare la molteplicità ed unicità di ciascuno. Tra gli elementi essenziali toccati, l’importanza di lavorare sull’autoconsapevolezza, valorizzare le esperienze di vita, scoprire i talenti ed il potenziale nascosti ed attivarli attraverso pratiche riflessive.

    Chiara Sivieri_Speaker Evento ABI D&I_Milano_Counselor FIlosofico e Formazione aziende_Head of Training_
    Un momento della tavola rotonda

    Per ulteriori approfondimenti:

    Articolo di Taranto Buonasera sulla tavola rotonda “Giovani e Territorio: la valorizzazione di un binomio vincente”

    Articolo di Osservatorio Economia Circolare: “D&I in Finance 2024, esplorando il futuro della sostenibilità sociale nel settore finanziario”

    Profilo Relatrice Evento ABI: Chiara Sivieri Chiara Sivieri è Head of Customer Success & Training. Lavora per quindici anni come Responsabile per le relazioni e il Business in grandi multinazionali all’avanguardia nel campo delle risorse umane, dell’innovazione, dell’Advisory come Gartner, IBM e LinkedIn, dove si occupa anche di tematiche di DEI e benessere mentale. Filosofa della scienza e Counselor Filosofico, il suo approccio coniuga umanesimo e profonda conoscenza delle dinamiche organizzative. Ama lavorare per facilitare persone e organizzazioni verso il fiorire del proprio potenziale ed è convinta che, oggi più che mai, sia fondamentale valorizzare talenti e risorse delle persone adottando paradigmi Caring che rispettino e favoriscano unicità e potenzialità.

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    Talenti e sostenibilità | Caring Company Digital Talk Lifeed

    Anche alla luce della recente Corporate Sustainability Reporting Directive – CSRD, sarebbe bello poter dare per (quasi?) assodata la crescente centralità delle componenti umana e sociale all’interno del mondo del lavoro.
    Per procedere con efficacia nella direzione della Human Sustainability – imprescindibile per il futuro – diventa ora ancor più importante un duplice impegno e lavoro: diffondere consapevolezza in materia e lavorare insieme al “come farlo accadere“.

    Lo abbiamo fatto insieme lo scorso giovedì, nel Caring Company Digital Talk che ho moderato per Lifeed, confrontandoci con le preziose testimonianze di:
    🔸Stefano Angilella, HR & Facility Lead, Avanade Italy
    🔸Emanuela Corsi, Lottery Talent & Inclusion Director di IGT Italia
    🔸Lucia Monaci, Head of Development e DE&I Manager Unicredit Italy
    🔸Martina Borsato, Research & Innovation Senior Analyst di Lifeed

    Con la volontà di interrogarci su che cosa sia il Talento e sulla sostenibilità dell’essere e fare impresa anche per noi umani.

    Per approfondimenti, a questo link sul blog Lifeed potete trovare i principali finding ed il video dell’evento on-demand: IL NUOVO TALENTO INCLUSIVO E SOSTENIBILE

    Per commentare o condividere, qui il link al mio

    Ci vediamo il 9 Maggio con il prossimo Dialogo digitale Lifeed della serie Caring Company, in questo nuovo appuntamento parleremo di “Talenti senza età: generazioni a confronto”.

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    VITA E LAVORO: COME FIORIRE IN UN MONDO CHE CAMBIA | Convegno annuale ISFiPP-SSCF (Ottobre 2022)

    Lo scorso weekend sono intervenuta come relatrice all’annuale Convegno ISFiPP -SSCF, imperdibile appuntamento organizzato dall’Istituto Superiore di Filosofia, Psicologia, Psichiatria e dalla Scuola Superiore di Counseling Filosofico.

    Il tema di quest’anno è stato “Vita e morte: Filosofia, psicologia e biologia dell’esistenza“. Come ogni anno, il Convegno ha visto l’intervento di professionisti di diverse discipline, che attraverso i loro contributi hanno consentito di affrontare ed approfondire il tema con una prospettiva multi sfaccettata ed ispirata alla complessità.

    Il mio intervento, intitolato “Vita e Lavoro: come fiorire in un mondo che cambia“, si è focalizzato sulla relazione tra Vita e Lavoro, proponendo una nuova interpretazione di fenomeni rilevanti della nostra contemporaneità.

    Grandi dimissioniquiet quittingburnoutHuman Sustainability: il mondo del lavoro appare oggi scosso da fenomeni che riguardano la vita di ciascuno di noi e ci interpellano a livello personale e/o organizzativo. 

    Proponendo una lettura con uno sguardo insieme comprensivo e filosofico, l’intervento ha scandagliato la relazione tra vita e lavoro attraverso un percorso guidato da tre immagini “filosofico-botaniche” e strumenti interpretativi mutuati dal pensiero di M. Zambrano.

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    I talenti di chi si prende cura. Conoscere i talenti dei Caregiver. EVENTO|Digital Talk

    Lo scorso martedì 20 Settembre si è tenuto un nuovo appuntamento con i Caring Company Digital Talk Lifeed, serie di dialoghi digitali che ho il piacere di moderare e che si concentrano di volta in volta su specifiche sfaccettature del tema People Caring e della Cura in azienda.

    Abbiamo scelto di dedicare questo primo incontro dopo la pausa estiva ad un tema importante, che mi sta molto a cuore: i Caregiver ed i loro talenti.

    Persone che dedicano tempo, attenzione, cura, amore prendendosi cura di altri.

    Un ruolo che nelle sue molteplici declinazioni riguarda 7 lavoratori su 10 e che però spesso rimane ancora invisibile all’interno delle aziende. Come mai?

    Per contribuire ad una migliore comprensione e consapevolezza, a partire dagli insights Lifeed abbiamo iniziato a conoscere meglio i Caregiver, le loro aspettative ed i loro talenti.

    Vorrei porre l’attenzione in particolare su due elementi chiave che sono emersi con forza dai dati presentati:

    • l’ascolto dei bisogni reali di queste persone è uno strumento imprescindibile per poterne realmente comprenderne le necessità, che si svelano essere, ad un ascolto attento ed autentico, non soltanto necessità di natura pratico-organizzativa bensì in primis di supporto ed accoglienza;
    • la consapevolezza è la meta-competenza, o se preferite un “super-talento” fondamentale in grado di abilitare i Caregiver alla piena espressione dei propri talenti, competenze e risorse. Percorsi riflessivi di auto-consapevolezza si sono rivelati infatti efficaci nel creare le condizioni per un effettivo empowerment dei Caregiver che vi hanno partecipato, apportando inoltre un incremento del senso generale di ben-essere.

    Confrontandoci poi con le nostre relatrici abbiamo esplorato attività e iniziative concrete messe in campo da 4 importanti aziende (Enel Italia, Credit Agricole, Mondelez International e Santander Consumer Bank) a supporto dei Caregiver.

    A questo link potete trovare la sintesi degli insight principali nonchè la possibilità di accedere al video dell’evento on-demand:

    CAREGIVER, LA CONSAPEVOLEZZA FA FIORIRE I TALENTI IN AZIENDA

    Ci vediamo invece l’11 Ottobre alle 11.30 per un nuovo appuntamento con i nostri dialoghi digitali sulla Cura in azienda.

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    EVENTO | La cura, motore di sviluppo dei talenti. Caring Company Digital Talk

    Ieri, martedì 12 Luglio, ho moderato il Caring Company Digital Talk Lifeed “La cura, motore di sviluppo dei talenti”.

    Il dialogo ha visto la partecipazione ed i preziosi interventi di Barbara Falcomer, Direttrice Generale di Valore D, Alessandra Occhipinti, Talent Partner, Continental Europe di Marsh Italia, Chiara Ros, HR Manager di GRENKE Italia, Riccarda Zezza, CEO di Lifeed, Martina Borsato, Data Strategist di Lifeed.

    Tra i tanti spunti di valore emersi, la decisa affermazione che la capacità di cura è un potente abilitatore di sviluppo dei talenti e della fioritura personale.

    Per renderla in grado di agire ed esercitare i suoi benefici impatti è fondamentale allenare la nostra consapevolezza attraverso pratiche riflessive. Questo ci consente infatti di renderci conto di “quante cose siamo”, di far emergere tutte le nostre risorse e di poterle quindi utilizzare al meglio.

    “Per far fiorire le persone, in realtà, non è necessario inventarsi nulla di nuovo. Come evidenzia Riccarda Zezza, CEO di Lifeed, la capacità di trasferire competenze da un ambito all’altro della vita rende consapevoli le persone di poter usare qualcosa che già possiedono, di essere qualcosa che si è già: basta saperla attivare.
    Nella cura, secondo Zezza, c’è la chiave per cambiare le regole del gioco nelle imprese. Non si tratta però di aggiungere qualcosa di diverso nelle iniziative aziendali, piuttosto significa far emergere la capacità di cura che esiste già in noi stessi da sempre.”

    Fonte: https://lifeed.io/it/2022/07/12/la-cura-motore-di-sviluppo-dei-talenti/

    Per leggere i principali insights emersi e rivedere il Talk, vi segnalo l’articolo a questo link: Insights e video

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    EVENTO | La forza della diversità. Caring Company Digital Talk

    Manca ormai pochissimo al Caring Company Digital Talk “La forza della diversità”, che avrò il piacere di moderare domani alle 11.30.

    Oggi il mondo organizzativo è caratterizzato dalla eterogeneità: culture, generazioni ed esperienze che rendono gli individui unici. Favorire diversità e inclusione è diventato un fattore di competitività per le aziende. 

    Assieme ai nostri ospiti approfondiremo come il tema della diversità possa essere valorizzato nelle organizzazioni attraverso azioni concrete.
    Ne parleremo insieme a:

    🔸 Valeria Icardi, Customer Team Director & D&I ERG Balance Italy Leader, Barilla Group
    🔸 Teresa Mancino, Talent&Learning Lead di ING Italia
    🔸 Andrea Rubera️, People Caring & Inclusion Manager di TIM
    🔸 Martina Borsato, Data Strategist, Lifeed

    📌 Qui il link per la registrazione: https://lnkd.in/de9FdNk2

    Moderazione: Chiara Sivieri, Executive Advisor, Lifeed

    A domani!

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    Le competenze delle madri trasferite sul lavoro. Dialogo Caring Company (Lifeed | Unipol)

    Ultimamente si sente spesso parlare delle ‘grandi dimissioni’, Great Resignation, un fenomeno che, partito in USA, sta scuotendo il mondo ed il mercato del lavoro anche qui in Europa ed Italia.

    Un fenomeno che porta con sé interessanti riflessioni circa le dimensioni del senso e del significato attribuiti da ciascuno di noi al lavoro, e che ci interpella circa il ruolo attribuito da ognuno alla sfera professionale all’interno della propria vita e dei propri progetti esistenziali.

    Non debbono sfuggire all’analisi però alcuni dati importanti relativi al fenomeno nel nostro Paese, i dati ci indicano infatti come “i carichi di cura familiari continuino a pesare maggiormente sulle spalle delle donne, in particolare delle madri, con un impatto negativo sul fronte occupazionale: delle 42mila dimissioni di genitori di bambini da zero a tre anni nel 2020, il 77,4% è rappresentato dalle mamme.” (Fonte: Lifeed, sui dati dell’Ispettorato nazionale del Lavoro)

    Uno scenario che potrebbe apparire quindi sconfortante, di sicuro spia di una strada ancora lunga da percorrere per poter colmare un inaccettabile gender gap. Eppure, come per ogni cosa, la differenza può farla soprattutto il modo in cui osserviamo la realtà, punto di partenza di ogni possibile azione.

    Importante quindi arricchire il nostro sguardo anche con altri dati, mi riferisco in questo caso ai dati dell’Osservatorio vita-lavoro di Lifeed, che “raccontano che le madri, se viste e valorizzate dalle aziende, possono dare un contributo positivo in ambito professionale, partendo proprio dalle competenze sviluppate nell’esperienza genitoriale. L’82% delle mamme coinvolte nei percorsi Lifeed ha scoperto di avere più forza di quanto credesse e di possedere capacità che non pensava di avere. Anche le competenze di leadership risultano più elevate per chi si prende cura di qualcuno, in particolare i neo genitori.” (Fonte cit. Lifeed)

    Come spesso accade nelle situazioni concrete, la domanda filosofica fondamentale anche in questo caso è dunque come fare? Come fare per valorizzare nelle aziende il ricco bagaglio esperienziale e di competenze delle donne e delle madri?

    Proprio su questo interrogativo dialogherò insieme ad un panel di professioniste e mamme nel Digital Talk Caring Company questo giovedì 5 maggio alle 11.30. Avrò il piacere di moderare un panel di speaker con cui poter dialogare sul tema da differenti prospettive:

    • Martina Borsato, Data Strategist di Lifeed
    • Alice Brioschi, Curatrice Editoriale
    • Francesca Martino, Coordinatrice Spazio Donna Milano di WeWorld Onlus
    • Sabina Tarozzi, Responsabile Programmi di Welfare di UnipolSai Assicurazioni Spa

    Se vi va di partecipare, potete registrarvi a questo link.

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    Lavoro e paternità, il Cambiamento parte dalle aziende (Lifeed | Fortune Italia)

    Fonte: Articolo Lifeed.

    La proposta di legge presentata alla Camera per un congedo di paternità retribuito a tre mesi (invece degli attuali 10 giorni) ha riacceso i riflettori su un tema che spesso rimane in secondo piano nel dibattito pubblico: la genitorialità è anche una questione maschile e, se condivisa, porta benefici sia ai padri sia alle madri.

    Gli ultimi due anni di pandemia e di lavoro da remoto hanno reso ancor più evidente che il diritto alla parità nell’esercizio della genitorialità non è più rinviabile. Lo dimostra l’analisi condotta dall’Osservatorio Vita-Lavoro di Lifeed, secondo cui i padri lavoratori non percepiscono più il proprio ruolo professionale come preponderante: si sentono infatti prima padri (71%) e solo dopo professionisti (42%).

    Lifeed Blog

    Per chi si fosse perso la diretta del Caring Company Digital Talk del 16 Marzo su ‘Le competenze dei padri trasferite sul lavoro’ ma fosse interessato alla tematica, segnalo la possibilità di leggere i messaggi chiave nell’articolo pubblicato da Fortune Italia.

    Il dibattito ha preso il via dagli importanti dati dell’Osservatorio Vita-Lavoro di Lifeed e da una domanda tanto semplice quanto densa, “la paternità è visibile sul lavoro?“:

    Dall’analisi  risulta ancora alta (57%) la percentuale di padri che non si considerano “visti” sul luogo di lavoro. Ciò per via di ostacoli che, secondo i padri, vanno dalla cultura aziendale che tende a mantenere separata vita privata e lavoro, alla scarsa attenzione al work-life balance da parte dell’azienda.

    Osservatorio Vita-Lavoro, Lifeed.

    Come poter superare il problema? Che cosa possono fare le aziende?

    […] “esistono anche abilitatori che, secondo i partecipanti, possono ‘accendere’ sul luogo di lavoro il potenziale della paternità: una cultura aziendale ‘caring’ che mostra attenzione al work-life balance e ai ruoli extra lavorativi delle persone; un clima di condivisione, supporto reciproco, apertura al dialogo tra colleghi, manager e collaboratori sul tema della paternità; iniziative ad hoc dedicate ai genitori; l’autodeterminazione e la volontà dei singoli.”

    Lifeed Blog

    Tante le buone pratiche condivise dai nostri ospiti.

    Al link di seguito l’articolo completo di Fortune Italia sull’evento:

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    Caring Leadership e sinergia vita-lavoro: competenze e genitorialitá

    Domani 16 Marzo, h. 11.30, ci vediamo al Caring Company Digital Talk “Le competenze dei padri trasferite sul lavoro”.

    Gli ultimi due anni di pandemia e lavoro da remoto hanno reso ancora più evidente che il diritto alla parità nell’esercizio della genitorialità non è più rinviabile: “l’analisi condotta dall’Osservatorio Vita-Lavoro di Lifeed mostra come i padri lavoratori non percepiscano più il ruolo professionale come preponderante nella loro vita: si sentono infatti in primis padri (71%) e solo dopo professionisti (42%).”

    Newspress Lifeed

    Come si riflette tutto questo in ambito lavorativo?
    Come possono le aziende valorizzare le esperienze di vita e le competenze dei loro collaboratori padri?

    Un dialogo digitale in cui parleremo di genitorialità, competenze e di come le aziende possono prendersi cura delle proprie persone.

    Un grande piacere moderare il dialogo, che vedrà gli interventi di relatori di grande valore ed esperienza quali: Stefano Angilella, HR Director di Avanade | Ivan Basilico, Sviluppo risorse umane e welfare Ferrovie Nord Milano Autoservizi | Martina Borsato, Data Strategist di Lifeed| Ruggero Dadamo, Chief People Officer di Sisal | Matteo Gori, Global Marketing Director, Managing Director di Barilla Group | Alessandro Mancini, Responsabile Relazioni Sindacali e Welfare, Trenord.

    Registrazioni qui.